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testata del Trentino

Rovereto, 10 febbraio 2013
Il leader dei Verdi
lancia la lista Ingroia:
«Tagliare la spesa per le armi»

da l’Adige di domenica 10 febbraio 2013

Il leader della federazione dei Verdi Angelo Bonelli ieri mattina era in città per sostenere la lista «Rivoluzione Civile» di Antonio Ingroia.

Nel partito del magistrato sono infatti confluiti, oltre a parte della sinistra e della società civile,anche gli ambientalisti. E a Rovereto possono contare su un candidato di sostanza nel collegio uninominale per il Senato, Ruggero Pozzer.

Bonelli ha spiegato la forza della lista ed ha rimandato al mittente le accuse a voler rubare voti al Pd.

«Col Pd abbiamo provato ad allearci, ma i nostri cinque punti, inviati a Bersani, non sono nemmeno stati presi in considerazione. Per noi conta rilanciare il Paese archiviando le grandi opere che servono solo alle grandi società e puzzano di corruzione. Meglio tanti piccoli cantieri in modo da dare lavoro alle piccole imprese. I soldi che servono all’Italia vanno recuperati nel drastico taglio della spesa per gli armamenti e alla rinuncia di progetti assurdi come la Tav e il ponte sullo Stretto».

Angelo Bonelli

Trento, 10 febbraio 2013
Verdi spaccati
tra Ingroia e Vendola

Bonelli attacca gli altoatesini:
«Gravissimo errore allearsi
con Sel e Bersani»

dal Trentino di domenica 10 febbraio 2013

«Dei veri ambientalisti non dovrebbero stare con uno come Vendola che ha governato la regione con il più alto numero di inceneritori d’Italia e uno dei più bassi livelli di raccolta differenziata. Con uno che ha avuto sul suo territorio lo scempio dell’Ilva di Taranto. Fossi in lui, toglierei proprio la parola ecologia dalla sigla di Sel».

Angelo Bonelli, segretario nazionale dei Verdi, ieri a Trento per sostenere Rivoluzione Civile di Ingroia, boccia la scelta dei Verdi dell’Alto Adige di allearsi con Sel e Bersani.

«Noi al Pd, prima di compilare le liste – ha spiegato Bonelli – avevamo chiesto di condividere 4 punti programmatici: ridurre le spese militari e cancellare l’acquisto dei caccia F35; una legge contro il consumo del suolo e a favore delle aree agricole; la conversione ecologica di alcuni modelli produttivi; promuovere le grandi opere con decine di migliaia di piccoli cantieri da affidare alle piccole e medie imprese. Bersani ci ha risposto no grazie. Inoltre loro sostengono la Tav, hanno approvato le leggi di privatizzazione dell’acqua e pro nucleare che poi la gente ha dovuto smontare con i referendum. E faranno l’accordo con Monti che punta ancora sui vecchi modelli industriali. Per questo riteniamo che quello dei Verdi altoatesini sia stato un gravissimo errore».

Una campagna, quella sull’ambiente, su cui centrosinistra e sinistra si sfidano. Di qualche giorno fa le parole di Vendola: «La scelta dei Verdi altoatesini è un atto di straordinario rilievo fatto nel nome di Langer e delle battaglie che hanno arricchito tutt’Italia, come la difesa dell’autonomismo e delle minoranze linguistiche».

 

testata de l'Adige testata del Corriere del Trentino


Trento, 10 febbraio 2012
Bonelli ha presentato
i candidati
«Non faremo come Monti»

da l’Adige di
domenica 10 febbraio 2012

«È nostro compito fare il possibile affinché si eviti una riproposizione delle politiche portate avanti dal governo di Mario Monti, che hanno portato ad un record di disoccupazione giovanile (al 37%), una diminuzione drastica del reddito degli italiani (il più basso da vent’anni a questa parte) e il superamento della soglia dei duemila miliardi di debito pubblico».

Il leader nazionale della Federazione dei Verdi Angelo Bonelli, ieri in Trentino a presentare i candidati regionali della lista Rivoluzione civile di Antonio Ingroia, ha attaccato duramente il premier uscente, accusandolo di non aver intrapreso i provvedimenti giusti per garantire l’equità sociale, di aver coperto il debito delle banche con i soldi ricavati dalla riforma delle pensioni e di aver nominato Elsa Fornero (definita come una «persona incapace di fare i conti e indegna del proprio ruolo») quale ministro della Repubblica.

Ma il presidente degli ecologisti si è scagliato anche contro il Partito democratico, colpevole di portare avanti una campagna politica confusa e di occultare alla gente le future alleanze politiche. «Ci troviamo in un periodo – ha detto Bonelli – di emergenza economica, sociale ed ecologica e, a differenza del Pd e di Monti, prospettiamo una serie di proposte attuabili per l’intero Paese. Ad esempio, siamo convinti della necessità di riforma del sistema di credito (quanto è accaduto con la banca Monte dei Paschi di Siena ci dà ragione), riteniamo urgente promulgare una legge contro il consumo del suolo pubblico e imprescindibile il rilancio delle piccole imprese».

Per quanto riguarda invece il Trentino, Rivoluzione civile prevede la creazione di corridoi ecologici, l’incentivo del lavoro agricolo e la promozione di un nuovo tipo di turismo sostenibile.

Sul diverso allineamento dei Verdi altoatesini, che hanno preferito schierarsi con Sinistra ecologia e libertà (Sel) di Nicola Vendola, Bonelli ha parlato di un vero e proprio errore di veduta. «Vendola è stato presidente della regione Puglia per otto anni – ha chiosato in merito il presidente dei Verdi – e non si è accorto dei livelli di diossina emessi dalle acciaierie Ilva, non ha sostenuto la raccolta differenziata ed ha favorito la costruzione di numerosi inceneritori. Sarebbe onesto, da parte sua, togliere la parola ecologia dal nome del partito che rappresenta».

Infine, Bonelli ha parlato anche di Beppe Grillo e del Movimento 5 stelle, indicando una comunione di opinioni in ambito ecologico, ma un distacco in termini di democrazia interna al partito e di possibili alleanze di governo.

 


Trento, 10 febbraio 2013
Bonelli: «Vendola?
Per l’Ilva non ha fatto nulla»

Il leader dei Verdi contesta l’ambientalismo di Sel e “smonta”
il Movimento 5 stelle: «Non hanno una proposta di governo»

dal Corriere del Trentino di domenica 10 febbraio 2013

Vendola nemico dell’ ambientalismo, perché non avrebbe mai posto freno all’inquinamento prodotto dall’Ilva di Taranto nella Puglia di cui è governatore. Grillo uomo solo al comando di un movimento che non pensa al governo del Paese, ma solo a urlare le proprie ragioni. Sono i ritratti dei leader di Sel e Movimento 5 stelle secondo Angelo Bonelli, leader nazionale dei Verdi, che nella sua vista a Trento non risparmia attacchi ai diretti competitori di Rivoluzione civile.

Nell’aula maglia del Museo di scienze di via Calepina vengono presentati i candidati regionali a Camera e Senato della lista che sostiene Antonio Ingroia.

La campagna elettorale per le elezioni del 24 e 25 febbraio vede la forte concorrenza a Sinistra proprio tra Rivoluzione civile, che comprende i Verdi nazionale e Sel, quest’ultima alleata del Pd preoccupato per i voti “sottratti” da Ingroia.

«In Italia c’è un’emergenza economica e ambientale: disoccupazione giovanile, caduta del reddito medio, dilagare del dissesto idrogeologico e assenza di investimenti nelle energie rinnovabili», afferma Bonelli introdotto da Marco Boato e affiancato dal rappresentanti locali delle forze promotrici della lista: Bruno Firmani (Idv), Luigi Casanova, candidato al Senato nel collegio di Pergine, Ezio Casagranda (collegio di Trento), Lucia Coppola dei Verdi, in corsa alla Camera, Franco Porta (Rifondazione comunista).

La risposta dei Verdi passa per le “eco rivoluzioni”, una serie di piani di azione tra cui lo sviluppo del fotovoltaico. Bonelli propone poi la riforma dei credito, «necessaria dopo lo scandalo Monte dei Paschi», e invita a diffidare dal centrosinistra. «Hanno rifiutato l’intesa con noi che prevedeva lo stop al programma degli F35 e la legge per fermare il consumo di territorio Vogliono riproporre le politiche disastrose del governo Monti senza Berlusconi. Bocciato Bersani: «In Veneto ha detto che le autonomie sono un privilegio, poi si è corretto in tutta fretta. Per noi invece le autonomie sono un valore. La montagna non deve spopolarsi. Vanno mantenuti i servizi nelle valli e va riconosciuto il ruolo dei contadini di sentinelle e giardinieri dell’ambiente alpino».

Bonelli non dimentica la questione dei Verdi altoatesini che hanno scelto di sostenere Niki Vendola, leader di Sel e governatore della Puglia. «La loro decisione è sbagliata. Vendola in otto anni di mandato non ha mai ascoltato i movimenti antidiossina e le mamme per Taranto che chiedono ragioni del legame tra il livello abnorme di mortalità nella zona e l’inquinamento dell’Ilva, ma come si legge nelle intercettazioni sentiva al telefono rappresentanti dell’azienda, Da Sinistra ecologia e libertà, il nome del partito, andrebbe tolta la seconda parola».

Il presidente nazionale dei Verdi ne ha anche per i 5 stelle. Anche il movimento guidato da Beppe Grillo, presente stasera a Trento, si occupa di ecologia. «Ci sono questioni importanti trattate dai 5 stelle che noi apprezziamo. Su altre, come l’immigrazione, siamo antitetici. Noi però non abbiamo uno solo che comanda. Inoltre, nel movimento manca il tema del governo del Paese e l’attenzione alle alleanze per raggiungere questo obiettivo.

 

      

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